Osteonecrosi da bifosfonati

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Osteonecrosi da bifosfonati

L’osteonecrosi da bifosfonati è una condizione grave che può manifestarsi anche in ambito odontoiatrico. Questa patologia è spesso associata all’uso prolungato di bifosfonati, farmaci comunemente impiegati per trattare disturbi ossei come l’osteoporosi e alcune condizioni neoplastiche.

 

Nel contesto odontoiatrico, l’osteonecrosi da bifosfonati è spesso denominata “osteonecrosi della mascella da bifosfonati” (ONB). Questa condizione può insorgere dopo estrazioni dentali, interventi chirurgici o a seguito di traumi alla bocca. I pazienti che assumono bifosfonati devono essere particolarmente attenti alla loro igiene orale e devono sottoporsi a regolari controlli odontoiatrici per prevenire complicazioni.

 

La causa precisa dell’osteonecrosi da bifosfonati non è ancora completamente compresa, ma si ritiene che questi farmaci possano interferire con il normale processo di guarigione ossea. Alcuni studi suggeriscono che la somministrazione di bifosfonati può compromettere la vascolarizzazione ossea, aumentando il rischio di necrosi.

 

I sintomi dell’osteonecrosi della mascella da bifosfonati possono includere dolore persistente, gonfiore, infezioni della bocca e persino la presenza di ulcere nella mucosa orale. La gestione di questa condizione può essere complessa e coinvolgere una combinazione di interventi chirurgici, terapie farmacologiche e cure locali.

 

Gli odontoiatri devono essere consapevoli della storia clinica dei pazienti in trattamento con bifosfonati e valutare attentamente i rischi e i benefici prima di eseguire qualsiasi procedura odontoiatrica. In alcuni casi, potrebbe essere necessario coordinarsi con il medico curante del paziente per stabilire il piano di trattamento più appropriato.

 

In conclusione, l’osteonecrosi da bifosfonati è una complicanza potenzialmente seria che richiede una gestione attenta, specialmente in ambito odontoiatrico. La prevenzione, il monitoraggio e la consapevolezza sono fondamentali per garantire la salute ossea e orale dei pazienti che assumono tali farmaci.

 

 

Articolo redatto da

Dott.ssa Barbara Cesale

Odontoiatra

Via Boggiani 23

28887 Omegna (Vb)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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